Il 29 aprile termina la proroga della sperimentazione. Incerto il destino per i dipendenti per la salute di residenti e turisti e per i Mondiali di Sci del 2021.

 

Futuro incerto per l’ospedale Codivilla Putti di Cortina. Il Partito democratico Veneto vuole fare un approfondimento sul destino che la Regione intende riservare alla struttura ampezzana, mentre cresce la preoccupazione per i dipendenti dell’ospedale, per la salute dei residenti e per i Mondiali di Sci del 2021. 

In commissione sanità del Consiglio regionale è arrivata questa settimana la delibera con cui la giunta prende atto che la proroga di 30 mesi della sperimentazione termina il 29 aprile 2017 e afferma la volontà di fare una gara per assegnare la gestione del Codivilla Putti a un soggetto privato accreditato.

«Cosa succede dal 30 aprile?», chiede il consigliere regionale del Pd, Claudio Sinigaglia. «Il servizio verrà interrotto o proseguirà e se sì, con quali modalità e con quali criteri?». La delibera di giunta è del 27 gennaio e la scorsa settimana è stata mandata alla commissione consiliare incaricata di rivedere le schede ospedaliere. «L’idea sembra quella di portare a 80 i posti letto, per questo è necessario il passaggio in commissione, ma è tecnicamente impossibile che la Regione riesca a fare la gara e l’assegnazione della nuova gestione entro la fine di aprile», afferma Sinigaglia. «In primo luogo, perché la società che attualmente gestisce il Codivilla Putti è al 51 per cento pubblica, dell’Ulss 1 e al 49 per cento privata. Per avere la possibilità di agire, l’Ulss 1 deve acquistare il 100 per cento della società. In secondo luogo mancano i tempi tecnici».

Incerto il destino dei circa 30 dipendenti pubblici e circa 120 assunti dalla società privata che ha attualmente la gestione della struttura. Siamo molto preoccupati. La sperimentazione era terminata nel 2014 e grazie alla legge regionale 33 dello stesso anno promossa dal Pd era stata prorogata di 30 mesi impegnando la giunta a coinvolgere università e centri di ricerca specializzati nel settore delle infezioni ossee e della traumatologia sportiva. Nulla di tutto questo è stato fatto, i trenta mesi sono trascorsi invano.

«E’ un passo successivo nel disinvestimento sulla sanità in montagna, in particolare nelle zone a maggiore vocazione turistica», dice la segretaria provinciale del Pd, Erika Dal Farra. «L’ospedale di Cortina, oltre a svolgere una funzione essenziale per garantire la salute dei residenti e dei turisti, è uno dei pilastri per i Mondiali di Sci del 2021».

Nelle prossime settimane, il Partito democratico si attiverà per un incontro a Cortina con tutti i soggetti coinvolti per sensibilizzare la Regione a salvaguardare uno degli ultimi baluardi della sanità nelle Dolomiti bellunesi.

 

 


Belluno, 18 Febbraio 2017